Nell'acatese
sono presenti tracce di vita preistorica con
ritrovamento di reperti archeologici, come a Poggio
Biddine relativi all'età del Bronzo.
Nella zona ci sono tracce di siculi, greci, romani,
saraceni e bizantini, affonda in quel periodo la nascita
del centro di Odogrillo, probabilmente di origine
saracena. La sua etimologia potrebbe provenire
dall'arabo "Wayd-Ikrilu" ovvero fiume di Acrilla e
trasformandosi lasciò il suo nome alla valle del Dirillo.
Si è creduto per molto tempo che Odogrillo fosse
l'antica Biscari. Si deve allo storico Gianni Morando
l'individuazione esatta del sito di Odogrillo che si
trovava sulla riva opposta del fiume Dirillo rispetto al
centro abitato di Biscari.
Il paese entrò a far parte del feudo dei Chiaramonte con
il nome di Biscari e fece parte della Contea di Modica.
Biscari sarebbe stata fondata da Raimondo Castello nel
1478, ma si trattò certamente di una rifondazione,
perché il paese esisteva da molto tempo. Lo storico
Fazello lo descrive, intorno al 1555, come un piccolo
centro fortificato.
Secondo lo storico Gianni Morando, Biscari nel 1308
aveva due chiese (S. Biagio e S. Nicola) e nel 1593 era
solo un villaggio di 620 persone. Il quartiere più
grande era Casi novi con 39 case, seguito da S. Antoni
(30 case), Canalicchio (26 case), Castello (25 case),
Piazza (15 case), S. Nicola (14 case) e poi Ruga grandi,
Bucheria, Mandraza ed altri quartieri minori. Con il
disastroso terremoto del 1693, Biscari fu distrutta
completamente e risorse nell'attuale sito, poco distante
da quello originario.
Nel suo territorio, a seguito dello sbarco in Sicilia,
dopo la conquista del centro da parte delle forze armate
statunitensi perpetrarono nel luglio 1943 il massacro di
Biscari a danno di prigionieri di guerra italiani e
tedeschi, che furono fucilati sommariamente dopo la loro
resa. |