Il territorio è menzionato
sin dal tempo dei Normanni in un diploma di Simone, conte
di Policastro. Nei registri di Federico II d'Aragona
risulta appartenente ad Ugone di Lancia, che possedeva la
metà del casale Imbaccari. Sotto Re Martino ne era signore
Federico di Cardone e nell'anno 1308 passò a Bernardo
Villardita di Piazza. Il paese deve la sua fondazione a
don Giuseppe Paternò, barone di Raddusa, che, l'11
settembre 1610, ottenne dal Re Filippo III di Spagna e II
di Sicilia la "licentia populanti", ovvero
l'autorizzazione a costruire un borgo, che,
successivamente chiamerà col nome della moglie, Mirabella.
Il borgo però, iniziato a costruire nel feudo di Baudo,
non ebbe esito felice a causa del clima insalubre, per cui
fu necessario il trasferimento della costruzione sul
poggio Imbaccari. Il 16 novembre 1630 don Giacinto Paternò,
figlio di Giuseppe, ottenne la regolare licenza al
trasferimento del paese. Il paese conservò il nome
Mirabella fino al 1862, quando, in seguito ad una delibera
della giunta municipale, Vittorio Emanuele II, Re
d'Italia, stabilì il nuovo nome, ovvero Mirabella
Imbaccari.
Mirabella Imbaccari oggi:
Oggi Mirabella è un attivo centro agricolo, sede, anche,
di numerose aziende artigiane operanti nei settori della
trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, del
legno e dei materiali da costruzione. E' frequentato per
la villeggiatura estiva.
© Copyright PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA - Tutti i
diritti riservati |