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Antiche
le origini del nome. Ne parla Strabone nel 45 a.C.
indicandola col nome di Maschàle. Per alcuni storici
l'antica Mascari sarebbe la continuazione di Etna, fondata
da Gerone dopo la distruzione di Catania; per altri
storici Mascari era il nome di alcuni popoli che si erano
stabiliti a sud del territorio orientale del vulcano.
Altri ancora sostengono che Mascali derivi dal greco
Mascalis che significa "dei rami", cioè boscoso. La contea
di Mascali fino alla metà del XVIII secolo è stata
proprietà dei vescovi di Catania. Sotto il Principe di
Capua, a partire dal XVII secolo, è divenuta un centro di
interesse economico. Le concessioni delle terre furono
avviate dai vescovi Massimo e Bonadies. Il paese conobbe
un notevole sviluppo e la prevalente massa di reddito
prodotta scaturiva dall'agricoltura. La terra era in gran
parte coltivabile ed il terreno ritenuto come uno dei più
fertili della Sicilia grazie anche alla presenza di
numerosissime sorgive. Il prestigio che andò assumendo
pian piano era legato alla potenza dell'amministratore
Real contea, che disponeva della più ampia autorità in
tutto il territorio. Mascali è stato più volte danneggiato
da colate laviche, ultima quella del 1929 che lo distrusse
quasi totalmente.
Mascali oggi:
Oggi è un centro di villeggiatura estiva, ha una
sviluppata coltivazione agrumicola e viticola e vi operano
piccole industrie operanti nei settori cartieri,
molinitori e dei materiali da costruzione. |
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Profilo del
Comune |
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Distanza
dalle città Capoluoghi (in Km) |
Agrigento
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224 |
Enna
|
129 |
Ragusa |
136 |
Caltanissetta
|
158 |
Messina |
64 |
Siracusa
|
90 |
Catania |
32 |
Palermo
|
252 |
Trapani
|
351 |
Censimento
2001 della popolazione (Dati Istat) |
Kmq.
|
37,68 |
Abitanti
|
11.075 |
Famiglie |
4.194 |
Immigrati |
79 |
Densità |
294 |
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