A picco sul mare venne
fondato dai Normanni nel 1706 un castello, attorno al
quale si formò il borgo, concesso da Ruggero ai Vescovi di
Catania. Nel 1169 un terremoto distrusse in parte il
borgo, cosicchè la maggio parte degli abitanti si trasferì
nel territorio circostante; successivamente il paese fu
ripopolato. Mentre il castello appartenne a Ruggero di
Lauria, venendo espugnato nel 1297 da Federico II
d'Aragona, il borgo rimase a lungo possesso dei Vescovi di
Catania. Passato in seguito agli Aragona, Aci Castello fu
acquistato nel 1760 da Giuseppe Emanuele Massa. Il
castello, assai pittoresco per la sua posizione su una
roccia vulcanica e per il colore scuro delle sue cortine,
risale, come già detto al periodo normanno (XI secolo), ma
si presenta soprattutto nei rifacimenti dei secoli
XIII-XIV, con robuste torri merlate.
Cenni urbanistici: Sul litorale si levano grandi spuntoni
basaltici, sul maggiore dei quali sorge il castello che dà
nome al paese. Un chilometro più a nord-est si trova Aci
Trezza, fronteggiato dagli alti scogli basaltici noti come
"Faraglioni" o come "Ciclopi". A breve distanza si trovano
Cannizzaro e Ficarazzi rispettivamente a sud e ad ovest
del capoluogo.
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