Origini e storia:
Durante la colonizzazione greca prima e la dominazione
romana poi, la rocca sulla quale sorgono le rovine del
castello normanno fu frequentata per la sua posizione
strategica, che permetteva il controllo del mare e delle
navi dirette allo Stretto di Messina. L'arrivo degli Arabi
segnò un periodo di distruzione e guerre, testimoniato
dagli stessi scrittori arabi. La fortezza fu distrutta
dall'emiro Ibrahim nel 902. Tra il 1071 e il 1081, durante
la conquista dell'isola da parte dei normanni, fu
costruito il castello di cui oggi si possono ammirare le
strutture superstiti e gli archi a sesto acuto. Nel 1169
un terremoto distrusse in parte il borgo che era sorto
sotto il castello, cosicché gran parte degli abitanti si
trasferì nel territorio circostante. Dalla fine del XIII
secolo fino all'età dei Vicerè, il castello fu testimone
della lunga lotta tra gli aragonesi di Sicilia e gli
Angioini di Napoli. Federico III d'Aragona, re di Sicilia,
tolse il fondo di Aci ed il relativo castello ai vescovi
di Catania e lo concesse all'ammiraglio Ruggero di Lauria
per le sue imprese militari. Espugnato nel 1297 da
Federico II d'Aragona, il borgo rimase a lungo possesso
dei Vescovi di Catania. Nel 1416 il castello appartenne a
Giovanni di Castiglia, primo Vicerè di Sicilia, e
successivamente nel 1421, il vicerè Ferdinando Velasquez
divenne il nuovo signore del castello e del feudo di Aci.
Una tappa fondamentale nella storia di Aci e del suo
Castello è l'anno 1528, quando l'imperatore Carlo V la
rese libera da ogni vassallaggio erigendola a comune. Nel
1647 il castello venne venduto da re Filippo IV di Spagna
a Giovanni Andrea Massa. Il disastroso terremoto che
sconvolse la Sicilia orientale nel 1693 recò ingenti danni
al castello che furono riparati dai discendenti del Massa.
Poche testimonianze nel XVIII secolo mentre nel XIX secolo
il castello entrò a far parte del Demanio comunale. Agli
inizi del XX secolo il castello divenne deposito di
masserizie.
Il Castello Normanno
rappresenta una testimonianza storico - artistica e
naturalistica di gran pregio. La rupe sulla quale sorge è
di particolare interesse geologico: la massa liquida del
magma vulcanico, lacerata dalle forze eruttive, si è
sparsa infatti creando le caratteristiche forme di
cavolfiore. Recentemente il Castello è diventato
importante anche sotto l'aspetto più rigorosamente
scientifico, ospitando al suo interno il Museo Civico, che
consta di quattro sezioni: Mineralogia, Paleontologia,
Archeologia, Acquario del Mediterraneo. Attualmente sono
aperte le prime tre sezioni, mentre le altre sono in corso
di allestimento. All'esterno del Castello è inoltre stato
allestito l'Orto Botanico, una collezione di piante in
prevalenza grasse, visitabile durante tutto l'anno.
Aci Castello offre anche la possibilità di visitare il
Parco Letterario del Verga, un percorso lungo i luoghi
ancora esistenti che ispirarono i capolavori verghiani.
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