Deve il suo nome al vicino
fiume Alcantara, dalle gelide acque. In età normanna vi
era una chiesa detta di San Giovanni di Fiumefreddo che il
conte Ruggero donò al Vescovo Giacomo Mennuges con tutti i
terreni circostanti. Possesso successivamente dei vescovi
di Catania, il borgo fu quindi concesso a signori laici.
Nel 1408 risulta signore di Fiumefreddo, nel censo di Re
Martino, Zaccaria di Parisi, ai cui discendenti rimase
fino al XVI secolo. Passò in seguito ai Lazari, nobili
messinesi col titolo di baroni, sino a che pervenne alla
famiglia Gravina (XVII secolo), Principi di Palagonia.
Fiumefreddo oggi:
Oggi Fiumefreddo è un importante centro di produzione e
commercio di agrumi, la cui coltura interessa gran parte
della superficie coltivata. Notevole importanza ricopre la
zootecnica grazie all'avvenuta realizzazione di moderni
impianti di allevamento. Anche la piccola industria da un
discreto apporto economico alla cittadina, così come il
turismo estivo.
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