Sul monte
Judica sussistono resti d'età greca. Citato in età
saracena col nome di Zotica, ebbe un munitissimo castello,
assalito e preso da Ruggero. Successivamente il borgo, col
suo territorio, appartenne a Caltagirone seguendone le
vicende. Il comune fu costituito nel 1934 staccandolo da
quello di Ramacca. Il monte Judica ha una posizione
fortificata, si estende in direzione est-ovest, è scosceso
in ogni sua parte e a tratti precipitoso. Per queste
condizioni e per la sua posizione topografica non potè
restare fuori dagli avvenimenti storici dell'isola fin
dalla preistoria. Alcuni studiosi sostengono l'esistenza
fin dall'VIII secolo a.c. di una città greco-indigena sul
monte, che continuò a vivere in epoca romana, bizantina,
araba e normanna.
Castel di Judica oggi:
Il paese è costituito da un nucleo centrale, sito a mezza
costa del monte Judica, e dalle frazioni di Carrubo,
Giumarra, Cinquegrana e Franchetto. Buona parte del
territorio comunale è costituito da boschi, prati e
pascoli permanenti che favoriscono l'allevamento di ovini
e caprini (oggi oltre 4.000 capi), bovini, equini e suini.
Considerevole è l'uso di calcare, a lastroni quasi
regolari, nell'architettura spontanea fiorita sul monte
Judica e nelle vicinanze; ne sono esempi le tipiche
fattorie, i resti dei muretti di recinzione degli ovili,
il suggestivo rudere della Chiesa di S. Michele Arcangelo.
La citta' dal punto di vista urbanistico ha una storia
ancora recente, per cui il suo patrimonio artistico è
costituito essenzialmente dai beni archeologici.
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