Adagiato in uno dei punti
più suggestivi dei monti Erei, il comune di San Michele di
Ganzaria si estende all'estremo confine della provincia di
Catania. Si ritiene che l'abitato originario risalga
all'anno 1000 d.C., quando i saraceni occuparono la
Sicilia. Il centro abitato fu dunque quasi sicuramente
fondato in periodo arabo, come attesterebbe il nome stesso
"Hianzaryah", che in arabo significa "luogo
boschivo-acquitrinoso pieno di cinghiali". Durante questo
periodo il paese esisteva con una propria autonomia
amministrativa,.
Per quanto riguarda il periodo successivo non vi sono
informazioni certe, ma la presenza dei Normanni sembra
attestata dal nome di "Tempio dei Francesi" (R. Pirro,
Sicilia sacra, 1733) che l'attuale chiesa Madre, da loro
costruita, conservò per molto tempo.
Del periodo Angioino (1268-1282) non rimangono
significative tracce, se non una serie di leggende tese a
sottolineare le violenze legate a tale dominazione. La
dominazione Aragonese portò ad un miglioramento delle
condizioni di vita nel casale. Fu durante questa fase che
il paese passò, per diritto di successione, ai "Signori di
Gravina". Sotto la loro signoria l'abitato assunse la
denominazione attuale, infatti il barone Michele Gravina
decise di anteporre al nome di Ganzaria quello di S.
Michele, in onore all'Arcangelo, eletto successivamente
Patrono del Paese. Nel 1503 i Principi Gravina edificarono
un imponente castello a cavaliere della collina del
Carmelo, i cui ruderi sono ancora oggi visibili.
Il 25 settembre 1534, per iniziativa del barone Antonio
Gravina, il territorio del casale fu concesso ad una
colonia di profughi greco-albanesi, i quali dovevano
ottemperare alle condizioni stabilite in degli accordi
scritti e bilaterali,"capitoli di fondazione", che
costituirono l'atto di nascita del nuovo casale. La
colonia greco-albanese si estinse intorno al sec. XVIII,
soprattutto a causa della lontananza dagli altri casali
della stessa origine.
Nel 1812-13, con la nuova costituzione che aboliva il
feudalesimo, il casale assunse la configurazione di comune
autonomo.
|