Le prime notizie storiche su Milo risalgono al medioevo,
allorquando baroni, vescovi e potenti di Sicilia salivano
spesso a cavallo fino all'acqua di Milu, dove Giovanni
d'Aragona, duca di Randazzo, fratello del re Pietro II e
Vicario del Regno, trascorrendovi spesso l'estate, vi fece
costruire una chiesa dedicata a S. Andrea, alla quale
assegnò un feudo. Durante la vita del Duca, Milo, che
divenne centro politico estivo della Sicilia, acquistò
grande importanza e si accrebbe di popolazione. Il
Vescovo, Simone del Pozzo, concesse la chiesa e il feudo
ai Certosini che vi edificarono un convento, che in
seguito fu concesso al Monastero di Santa Maria di Nuova
Luce, e poi a Simone di Necroponte da Randazzo nel 1391.
Giuridicamente il territorio di Milo fu parte della contea
di Mascali fino al 1815 quando fu annesso al borgo di
Giarre. Negli anni successivi Milo fu sovente minacciato e
danneggiato da colate laviche, l'ultima delle quali nel
1950 distrusse parecchio territorio. La storia
dell'autonomia di Milo comincia nel 1923, ma solo nel 1955
il comune diventa autonomo, staccandosi da Sant' Alfio.
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