Con una delibera del 28
ottobre 1871 il Consiglio Comunale decise di aggiungere il
nome di Eubea a quello di Licodia, ritenendo che il luogo
sia da identificare con la colonia fondata dai Calcidesi
di Lentini nel 650 a. C, secondo la testimonianza
tramandata da numerosi storici come il Cluverio, il
Maurolico ed altri. Ultimamente i ritrovamenti nella
necropoli di Sarpellizza, la dispersione ceramica di
periodo classico rinvenuta nei campi di Pizzo del Corno,
gli scarichi della costa d'Idria e nell'Orto Quadro, i
materiali utilizzati per la costruzione del sepolcreto di
via Cordova ed i risultati di un recente scavo (1985)
operato in via S. Pietro, nel centro della città, hanno
costituito argomenti validi per la conferma
dell'identificazione dell'attuale Licodia Eubea con la
colonia calcidese Euboia. Numerosi resti di focolari e di
ceramiche della cultura di Serra d'Alto attestano una
frequentazione risalente al periodo del neolitico
superiore. Antichissima cittadina sicula subì prima
l'influsso della cultura greca, poi di quella romana e,
infine, si trasformò in una grossa borgata cristiana.
Durante il Medioevo al toponimo Eubea si aggiunse quello
di "Licodia", che deriverebbe dal vocabolo greco "lukos"
(= lupo) ma che, secondo altre interpretazioni, sarebbe di
origine araba. Secondo l'Amico, durante la dominazione
saracena nell'isola il Monte di Licodia assunse la
funzione di presidio militare strategico fortificato,
evolutosi in periodo normanno nel Castello di Licodia, la
cui esistenza è storicamente attestata a partire dal 1272.
La prima famiglia ricordata è quella dei Filangeri al
tempo degli aragonesi. Il periodo di maggiore lustro
Licodia l'ebbe nel XV e XVI secolo d. C. quando la
famiglia Adamar, signori dei castelli delle finestre e di
Santa Pau da cui presero successivamente il nome, ne
governarono il territorio, ottenuto nel trecento dal Re
Martino. Nel 1615 il borgo ed il castello passarono ai
Ruffo tramite Muzio Ruffo, Principe di Scilla. Il
terremoto del 1693 causò la pressoché totale distruzione
del castello. A seguito della soppressione feudale del
1812 e delle riforme amministrative borboniche del 1816-19
il Comune di Licodia divenne parte del circondario di
Vizzini e, nel 1844, fu elevato a capoluogo.
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