Feudo nel
1654 della famiglia Reitano, il borgo fu devastato
dall'eruzione dell'Etna del 1669. Ricostruito non lontano
dal primitivo luogo, Camporotondo fu soggetto prima al
Principe di Paternò e poi al municipio di Catania. Tornato
ai Reitano nel 1706, fu poi per successione di Francesco
Natali che conseguì il titolo di marchese nel 1730.
Successivamente appartenne alla stessa famiglia fino ai
primi anni del XIX secolo.
Economia:
Prodotti agricoli: agrumi, mandorle, uva da vino, olive.
Industrie ed Imprese: piccole fabbriche di calce e di
laterizi, aziende estrattive (argilla), piccole aziende
enologiche.
Beni monumentali:
Da segnalare il Palazzo Natali e la Chiesa di Sant'Antonio
Abate (di architettura barocca).
Camporotondo Etneo oggi:
Oggi a Camporotondo Etneo si producono agrumi, mandorle,
olive ed uva da vino. Vi operano piccole fabbriche di
calce, di laterizi e alcune aziende estrattive (argilla).
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