Il territorio risulta
abitato sin dalla preistoria, con testimonianze che
confermano una frequentazione durante il neolitico, l'etą
del bronzo e il periodo romano, soprattutto in alcune
contrade. Il castello e la chiesa di Santa Maria La Scala
attestano il periodo normanno.
La storia del territorio č legata per i secoli XII e XIII
alle vicende di Federico II e Eleonora d'Angiņ. Nel 1456
Guglielmo Raimondo Moncada, conte di Adernņ , acquistņ dal
re di Napoli lo stato di Malpasso (nome che significa
sentiero del melo). Il paese mantenne questo toponimo fino
al 1669, anno in cui un'eruzione dell'Etna lo seppellģ
completamente. La popolazione costruģ un nuovo borgo pił a
valle, chiamandolo Fenicia Moncada, riferendosi al mitico
uccello che risorge dalle proprie ceneri ed al nome dei
principi di Paternņ.
Nel gennaio 1693 un violento terremoto distrusse questo
abitato, che fu riedificato due anni dopo pił a monte, in
localitą "S. Nicola", e fu chiamato "Belpasso" in segno di
buon auspicio per l'avvenire.
Il nuovo centro, caratterizzato da edifici disposti su
rette e traverse perpendicolari fra loro, si sviluppņ
attorno alla Chiesa Madre, nella quale furono trasferiti
tanti oggetti strappati alle macerie: preziose tele del
'500, le reliquie di Santa Lucia, sculture lignee e
portali lavici.
Successivamente il paese č stato minacciato varie volte
dalle colate laviche: il gonfalone del comune (l'Araba
fenice) riporta la scritta "melior de cinere surgo", a
simboleggiare la storia di Belpasso.
fonte: Apt Catania
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