Ospita il Museo Archeologico
Regionale, gestito dalla Soprintendenza ai Beni Culturali
e Ambientali di Catania, che ha sede presso il Castello
Normanno, dove sono raccolti materiali preistorici in gran
parte provenienti dal territorio etneo, che documentano
l'esistenza in quest'area di numerosi villaggi
preistorici.
Numerosi sono i siti archeologici che ricadono nel
territorio di Adrano, tra questi è particolarmente
interessante quello del Mendolito, dove si estendeva una
città sicula tra le più importanti della Sicilia.
Architettura:
Castello normanno, Chiesa Madre, Cappella Ciancio, Chiesa
di S. Agostino, Chiesa di S. Leonardo, Chiesa di S.
Giuseppe, Chiesa di Santa Lucia, Chiesa di S. Pietro,
Convento di S. Agostino, Convento di S. Domenico, Convento
di Santa Lucia, Palazzo Guzzardi Bua, Palazzo Liberty,
Ponte dei Saraceni, Pescheria.
Beni monumentali:
- Il Castello Normanno: sorge al centro della piazza
principale ed è il più prestigioso monumento civile,
simbolo della città. Nella forma attuale risale all’età
sveva (circa 1230) ma, nella parte più bassa, ingloba
strutture di età saracena e normanna. Per un certo tempo
fu abitato dai conti Sclafani e poi dai Moncada. Durante
il governo del conte GiovanTommaso Moncada (1416-1501) la
torre fu restaurata e circondata da un bastione con
quattro torri angolari. Di particolare interesse storico
la piccola cappella al secondo piano a volte gotiche in
pietra lavica; nel catino absidale si conserva ancora
parte della pittura originaria. Nel ‘600 il castello venne
adoperato come carcere. Oggi ospita un Museo archeologico
regionale ed una biblioteca. - Il Convento di Santa Lucia:
l’attuale monastero venne inaugurato verso la fine del
‘500; la chiesa, con la sua monumentale facciata in
bicromia (basalto dell’Etna e pietra bianca di Comiso),
voluta dal principe di Biscari e disegnata dall’architetto
Stefano Ittar, è della seconda metà del Settecento. - La
Chiesa Madre o di S.M.Assunta: di origine incerta venne
trasformata nella forma attuale verso la fine del
Cinquecento per volontà del principe Francesco II Moncada
che si servì del grande architetto palermitano Mariano
Smiriglio. La cupola è della metà del ‘700. Ha forma
basilicale a croce latina ed è una tra le più imponenti di
Sicilia. All’interno, oltre a diverse opere del XVII e
XVIII secolo, un prezioso Crocifisso su tavola della
seconda metà del ‘400, un grande polittico cinquecentesco
di scuola antonelliana, quattro tele di Gaspare Vazano
(meglio conosciuto come "Zoppo da Gangi") ed una
assunzione di P.P.Vasta. Nella parte, anteriore all’inizio
del secolo, si era iniziata la costruzione di un
campanile, mai ultimato; nel 1996 sono iniziati i lavori
di demolizione di tale struttura, che dovrebbe essere
completamente eliminata entro il 1997. Altri monumenti:
degna di segnalazione è la Chiesa di San Pietro,
originaria della fine del ‘200 ma totalmente rifatta nei
secoli successivi, il Teatro Bellini, in stile liberty,il
Palazzo Ciancio, ancora in parte abitato dai discendenti
della nobile famiglia locale,il Palazzo Bianchi, il Ponte
dei Saraceni, le Torri di difesa, le Necropoli. - Museo
archeologico regionale: ha sede nel castello normanno ed è
il più importante museo archeologico della provincia
etnea. Documenta tutte le fasi della civiltà locale antica
dal Paleolitico all’età bizantina. Particolarmente ricche
le sezioni della preistoria e dell’età sicula e siciliota
con reperti di rilevante valore storico-artistico
provenienti da numero sivillaggi di età neolitica
rinvenuti nel territorio, dalla città sicula del Mendolito
e dalla città greco-siciliota Adranon. Il museo ospita
anche una pinacoteca che conserva dipinti, documenti e
disegni degli anni compresi tra il XVI e il XX secolo, tra
cui opere di Giuseppe Tommasi, Olio Sozzi e Giuseppe
Salerno. - Centrale solare "Eurelios": Voluta dalla CEE e
realizzata dall’Enel, fu inaugurata nel 1981 e fu la prima
centrale solare sperimentale "con campo a specchi" ad
entrare in funzione nel mondo. Oggi l’Enel vi effettua
sofisticate sperimentazioni nel campo del fotovoltaico. Da
alcuni dati scientifici pubblicati dall’Enel si rileva che
le ragioni principali che hanno portato alla scelta della
località di Adrano, dopo una ricerca che ha interessato
diverse località dell’Italia meridionale, sono state:
l’ottima insolazione, la vicinanza ad un aereoporto
internazionale, la facilità di accesso.
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