L'attività estrattiva dello zolfo nelle antiche miniere del nisseno (Solfare), fino alla prima metà di questo secolo contribuì a lanciare in alto l'economia della Provincia. Ma dopo la spietata concorrenza dei produttori solfiferi americani, l'industria mineraria nissena dovette inevitabilmente capitolare. Ben presto gli impianti minerari limitarono sensibilmente il loro regime estrattivo e di lì a poco furono costretti a chiudere. Oggi tutte queste miniere abbandonate rimangono soltanto a testimoniare questo fiorente periodo di storia del Nisseno e, recentemente, sono diventate l'oggetto di un nuovo progetto alternativo, che punta alla creazione di musei mineralogici ed archeologico-industriali in situ, gestiti dagli enti minerari e ambientali operanti nella zona.
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