Montallegro,
in origine, era un piccolo borgo denominato Angiò e
sorgeva su un'altura, ossia sul luogo in cui è ancora
possibile osservare la presenza delle rovine del vecchio
abitato. Grazie a questa sua posizione strategica, di
buon valore difensivo, poteva resistere molto bene alle
incursioni barbaresche che, almeno fino al secolo XVII,
furono assai frequenti su questo territorio. L'antico
borgo venne abbandonato nella seconda metà del Seicento.
Le rovine possono essere visitate ancora oggi. Vi si
accede mediante una lunga e ripida scala incavata nella
roccia. Nel 1610, Montallegro era uno dei tanti feudi di
Nicolò Montaperto. Successivamente, la baronia venne
acquistata dal principe Castiglione. Il barone Nicolò
Montaperto dovette cederla perche si era troppo
indebitato. Pochi decenni dopo, il feudo venne acquisito
dalla famiglia dei Principi della Petrulla che, sul
feudo, costruirono il nuovo largo (1663), avendo
ottenuto la licenza populandi da Filippo III, che diede
ad un discendente della famiglia Gioeni il privilegio di
fregiarsi del Titolo di Duca d'Angiò. Sino allo scorso
secolo, questa famiglia ha avuto il dominio sul paese e
del territorio. Montallegro dista 30 chilometri da
Agrigento, ha una popolazione di 3500 abitanti. Sempre
molto numerosi sono stati gli emigrati. L'economia,
infatti, è stata sempre molto modesta. Ancora oggi
l'agricoltura, che è l'attività più rilevante, consente
pochi guadagni. Anche l'attività mineraria, che sembrava
un tempo promettente, è stata abbandonata. L'artigianato
è presente soprattutto con aziende di infissi ed
arredamento. |