L'origine di
Menfi, secondo diversi storici, ed in particolare il De
Spuches, va ricondotta al periodo arabo.In territorio di
Menfi, i Musulmani realizzarono uno dei castelli meglio
fortificati, quello di Burgimillusio, che più tardi
(1283) prese il nome di Burgio Millusio. Verso la fine
del secolo XIII, il territorio di Menfi venne acquisito
dal barone Coroldo Rodolfo Manuele, che fu investito dal
re Giacomo I d'Aragona. La famiglia Manuele mantenne il
titolo e il possesso per ben tre secoli. Nel 1549, il
piccolo borgo di Menfi, ancora scarsamente popolato,
passò alla famiglia Tagliavia e poco più tardi la
baronia Burgio Millusio divenne contea e assunse il nome
di Borgetto. Il primo a ricevere la nuova investitura fu
Don Diego Tagliavia Aragona. Con questo nuovo signore,
la vita del borgo ebbe notevole impulso. Venne costruita
la cosa baronale (che ancora oggi è possibile ammirare),
vide la luce la prima chiesa (Madonna delle Grazie) e
vennero ampliate piazze e vie. A seguito di queste e
altre trasformazioni del piccolo centro, venne deciso di
tornare all'antico nome del luogo, quello cioè che esso
aveva al tempo della prima dominazione araba, e cioè
Menfrici. Ultima contessa di Menfrici della famiglia
Tagliavia fu Donna Giovanna. Estinto questo ramo, la
contea passò al suo erede Don Diego Pignatelli Fardella,
che ebbe il titolo di barone del Belice. Fu questi
l'ultimo signore del paese. Il disastroso terremoto del
1968 ha distrutto parte del paese e, ancora oggi, molte
famiglie vivono nelle baracche. Oggi Menfi conta circa
13.000 abitanti. La popolazione attiva è dedita a
piccole attività industriali, ma principalmente a quella
agricola ed all'allevamento del bestiame. Da segnalare
la presenza di alcune cantine sociali |