La città di Caltabellotta
trae le sue origini dall'antica Triocala, la cui storia
si perde nell'antico periodo dei Sicani ed ebbe un
passato rilevante anche in età romana. Durante le guerre
servili, Roma dovette intervenire duramente per sedare
una lunga ribellione terminata con lo sterminio dei
servi ribelli di Triocala e con la distruzione della
stessa città che da allora, non ebbe più l'antica
importanza, anche se la città venne ricostruita. Le
origini del cristianesimo a Triocala si fanno risalire a
San Pellegrino, venuto in Sicilia nell'anno 40 su invito
di San Pietro. Molti i miracoli e tante le tradizioni
legate alla vita e alla missione del Santo fu venerato
come patrono di Triocala prima e di Caltabellotta poi.
Nell'anno 837, Triocala si arrendeva agli Arabi, che
costruirono la città sulla rupe su cui prima sorgeva
l'antica Triocala e la chiamarono Caltabellotta (da
Kalat "luogo scosceso" e Belluth "quercia"). Roccia
della quercia. Nel 1090 il conte normanno Ruggero occupò
Caltabellotta e concesse all'archimandrita del monastero
del San Salvatore di Messina il feudo, il monastero e la
Chiesa di Caltabellotta. Lo stesso feudo e gli stessi
privilegi vennero concessi, nel 1496 al nobile Antonio
Peralta. La città ebbe un ruolo significativo durante la
guerra del Vespro. Come è noto, il trattato di pace che
pose fine al conflitto tra Aragonesi e Angioini venne
firmato a Caltabellotta il 29 agosto 1302. La contea di
Caltabellotta passò nel 1529, alla famiglia Luna che
rimase coinvolta nel famoso "caso di Sciacca" e, per
questo, perse momentaneamente tutti i beni, che le
vennero restituiti, però poco tempo dopo dal sovrano
Carlo V. Successivamente passo alle famiglie Pignatelli,
Moncada, Alvarez Toledo. Molte delle Chiese e dei
monumenti medievali sono andati distrutti, ma la città
conserva ancora un significativo patrimonio artistico.
Le naturali condizioni dell'ambiente e del paesaggio, e
le ottime condizioni climatiche, costituiscono le
premesse valide per lo sviluppo di una zona residenziale
che offre i vantaggi di un soggiorno di alta montagna |