San Vito Lo
Capo occupa un promontorio nord-occidentale della Sicilia
che
separa il Golfo di Castellammare dalla costa di Trapani,
vicino alle Riserve
Naturali dello Zingaro a ovest e di Monte Cofano a est.
Sede di una tonnara non più attiva dal Seicento, è un
antico borgo marinaro già molto importante in epoca romana
– ne rimane testimonianza nelle vasche per la
piscicoltura, i cui resti si trovano nei pressi della
tonnara di San Vito – e che preserva intatta una chiara
impronta araba.
Ma è anche la città del cous cous, piatto della pace e
simbolo di integrazione fra popoli e culture diverse. Il
suo mare turchese si è guadagnato più volte la Bandiera
Blu d’Europa per la qualità delle acque e la sua spiaggia
bianchissima è considerata fra le più belle dell’Italia.
L’abitato di San Vito nasce nelle vicinanze del santuario
dedicato al santo mazarese, una fortezza saracena il cui
nucleo originario risale al XIII secolo e intorno alla
quale le prime abitazioni iniziarono a comparire
all’inizio del XVIII secolo. Di stile arabo-normanno è
anche il tempietto di Santa Crescenza, la cui figura è
legata a quella del patrono del paese. |