Messina, la città sullo Stretto
La storia di Messina è costellata di vicende travagliate, come i
devastanti terremoti del 1783 e del 1908 che hanno spazzato via
la città antica, cui si aggiungono i danni provocati dai
bombardamenti del 1943. La ricostruzione è ovviamente stata
attuata nel rispetto dei criteri antisismici, e questo ne ha
condizionato palesemente il volto: il suo aspetto è oggi quello
di una città interamente moderna, dove solo qua e là emergono
architetture che accennano alle epoche passate. La sua
fondazione è
antecedente alla colonizzazione greca e Messina fu fin
dall’inizio un porto commerciale di grande rilievo, tanto da
legare indissolubilmente la sua storia alla presenza del mare e
dello Stretto. Fra i monumenti da visitare in città ci sono il
Duomo, la cui struttura attuale è frutto della ricostruzione
seguita all’ultimo terremoto, e l’annesso campanile con il
celebre orologio, oltre alla fontana di Orione e al Museo
Regionale: qui sono esposti, fra altre opere, anche un polittico
di Antonello da Messina e due tele che Caravaggio dipinse
durante il suo
breve soggiorno in città, fra il 1608 e il 1609.
Da Brolo a Capo d’Orlando
Agrumeti e vigneti incorniciano il territorio di Brolo, che si
estende in prossimità della fascia costiera tirrenica davanti
alle Isole Eolie. Località oggi essenzialmente agricola, fu in
passato centro feudale dei Lancia, aggregato alla maggiore
baronia di Ficarra, nonché, fino alla fine del Seicento, area
portualedi una certa importanza: era infatti al centro dei
traffici marittimi e commerciali che servivano le località
collinari dei Nebrodi. Di qui passavano inoltre i marmi che la
bottega palermitana dei
Gagini forniva, fra le altre, alle chiese di Ficarra, Sinagra,
Ucria e Tortorici. Il suo porto fu però interrato in seguito
alle piene dei corsi d’acqua che scorrono lateralmente al centro
urbano, nel 1593 e nel 1682. A testimoniare la passata ricchezza
di Brolo rimane l’antico Castello, oggi di proprietà privata,
che guarda il mare dalla sommità di un’altura rocciosa, in uno
scenario di grande bellezza naturalistica. Le fortificazioni a
presidio della rocca furono edificate all’epoca di Federico II (XIII
secolo) e poi affidate alla famiglia dei Lancia, che fece del
castello un presidio
per il controllo del porto sottostante.
Questa struttura medievale comprende una ridotta cinta muraria e
una torre a forma di parallelepipedo. Circa 8 km a ovest di
Brolo sorge Capo d’Orlando, con i ruderi del Castello (XIV
secolo) e il santuario di Maria Santissima di Capo d’Orlando
(1598). Nelle vicinanze della cittadina, la villa Piccolo di
Calanovella, che ospitò Tomasi di Lampedusa durante la stesura
de Il Gattopardo; è sede della Fondazione Famiglia Piccolo e
casa-museo del poeta siciliano. |