Il territorio fu sicuramente
abitato dai Siculie dai Greci, ma costituiscono
testimonianze sicure le monete d'oro e d'argento ritrovate
a Linera, che risalgono al tempo della Repubblica Romana.
Bisogna arrivare all'epoca bizantina in Sicilia (535 - 827
d.C.) per trovare tracce significative di insediamenti, a
questo periodo risale infatti la chiesetta di Santo
Stefano, una cella trichora, i cui ruderi si trovano nella
frazione di Dagala del Re.
Dopo il periodo della dominazione araba (827 - 1060), con
l'avvento dei Normanni (1060 - 1194) e la riconquista
cristiana, arrivarono a S. Stefano i monaci benedettini.
Dopo la colata lavica del 1284 la popolazione si trasferì
in parte a settentrione, costruendo una piccola cappella
dedicata all'Immacolata, in parte a sud e a est, dando
origine rispettivamente ai quartieri di Bongiardo e di
Dagala. Nel 1531 l'imperatore Carlo V ricondusse al regio
demanio tutto il territorio che si estendeva da
Acicastello fino a Pozzillo e che includeva i paesi
pedemontani etnei di Aci Sant'Antonio, Aci San Filippo,
Pisano, Linera e Mangano. Anche per i successivi due
secoli la storia del territorio dell'odierna Santa
Venerina è tutt'uno con quella del feudo di Acireale. Nel
1747 fu costruita una chiesetta che fu subito dedicata a
Santa Venera. Attorno alla nuova chiesa ben presto si
costituì una vera e propria borgata con oltre 600
residenti. Ben presto però l'esistenza di contrade vicine
contraddistinte dallo stesso nome (Santa Venera di Mascali
e Santa Venera al pozzo in territorio di Acireale) indusse
nel 1796 il vescovo di Catania a definire per la prima
volta questi luoghi con il nome di Santa Venerina.
Occorrerà arrivare al 1936 affinchè Santa Venerina diventi
Comune autonomo.
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