La ricostruzione delle
origini di Riposto è priva di agganci storici che ci
consentano di avere delle notizie certe risalenti alle
epoche più remote, tuttavia importanti ritrovamenti
archeologici attestano che l'area geografica compresa tra
Riposto, Giarre e Mascali fu luogo di insediamenti al
tempo della colonizzazione greca, in particolare in questo
territorio viene collocata la città greca Callipolis, che
continuò ad esistere anche in epoca romana.
La nascita di Riposto si colloca con certezza in età
moderna, per questo il centro risulta essere uno dei più
recenti della Sicilia.
Nel 1540 l'Imperatore Carlo V assegnò al Vescovo di
Catania, Nicola Maria Caracciolo, la Contea di Mascali, la
quale si estendeva dalla quasi sommità dell'Etna fino alla
costa sul mar Jonio e comprendeva diversi quartieri fra
cui l'attuale Riposto.
Il nome del comune deriva da "ripostiglio", ovvero
magazzino di deposito del vino. I primi insediamenti
urbani furono composti da "capanne pagliai", umili
abitazioni di pescatori situati attorno ad un antico
tempio di origine proto-cristiana, denominato "Anticaglia
di San Giovanni" su cui, in periodo successivo, ad opera
di un gruppo di naufraghi Messinesi, fu costruita
l'attuale Chiesa della Sacra Lettera, la prima di Riposto.
I Messinesi, già inseriti nella Contea, avviarono il
commercio vinicolo di Riposto, che durò fino ai recenti
anni cinquanta, ma che ebbe la sua maggiore espansione tra
l'ultimo ventennio del 1800 ed i primi anni trenta del
1900. Dopo la fine della seconda guerra mondiale comincia
il declino del commercio vinicolo, la cui causa è da
attribuire alla conquista dell'indipendenza delle colonie
francesi Algeria e Tunisia.
Riposto fu separato da Giarre e divenne comune autonomo il
27 aprile 1841, per merito del Capitano ripostese Giuseppe
Ligresti e per concessione del Re Ferdinando II. I due
paesi furono poi riuniti sotto un'unica amministrazione
nel periodo 1939-1945 con il nome di Ionia. Nel 1946
Riposto chiese ed ottenne l'autonomia.
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