Origini e storia: Secondo lo
storico castiglionese Filoteo degli Omodei, Linguaglossa
fu fondata intorno all'anno 1100 da un gruppo di Genovesi
e Lombardi venuti da Castiglione per estrarre la resina
dei pini del bosco dell'Etna. La prima menzione di
Linguaglossa compare, comunque, in un documento che risale
al 1145, anno in cui Ruggero II, re di Sicilia, stabiliva
per l'Archimandrita Venerabile Luca i confini della
Diocesi di Messina. In occasione della rivolta scoppiata a
Palermo nel 1282, passata alla storia con il nome di
"Vespri siciliani", anche Linguaglossa insorse contro gli
Angioini; nel corso del 1300 da possesso demaniale
Linguaglossa diventò feudo nobiliare. Verso la metà del
1500 un'eruzione dell'Etna minacciò seriamente e forse
devastò in parte il paese che, secondo la tradizione, fu
salvato dalla distruzione totale grazie all'intervento di
S. Egidio, invocato in quella occasione da una povera
vecchietta paralitica e da allora patrono del paese.
Il 13 giugno del 1634, ad opera di Filippo IV di Spagna,
Linguaglossa fu finalmente dichiarata città libera e le
venne accordato il privilegio di poter nominare da sé i
propri ufficiali e amministratori. Tale risultato fu
compromesso prima da una terribile carestia che nell'anno
1672 dimezzò gli abitanti e poi dal terribile terremoto
del 1693 che rase al suolo gran parte della Sicilia
orientale. Dopo la lenta e difficile opera di
ricostruzione Linguaglossa ha assunto la sua attuale
configurazione di cittadina tranquilla, ben organizzata e
coronata da verdi boschi. Tra le risorse primarie del
paese, accanto alla secolare attività artigianale ed
agricola, il turismo ha assunto negli ultimi decenni
sempre più importanza: oltre agli innumerevoli beni
architettonici e artistici, infatti, il paese vanta una
bellissima pineta, insostituibile meta per i turisti che
amano la montagna.
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